Il recente incontro della rete dei Gas e dei Distretti di economia solidale, lo «sbarco», ha confermato l’esistenza di un movimento fluido e frammentato e proprio per questo forte. Un movimento che non ha più voglia di delegare e che ogni giorno mette al centro la costruzione di relazioni sociali diverse nei quartieri, negli spazi urbani dismessi, nei terreni strappati alle mafie, nei mercati contadini. Per farne parte non servono tessere, ma solo la coscienza che le cose si possono cambiare davvero, adesso, e non dall’alto ...

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