L’accordo sottoscritto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni oggi al vertice Nato dell’Aia comporta per tutti gli alleati, anche per l’Italia, l’impegno a raggiungere entro il 2035 un duplice impegno finanziario. Da una parte il 3,5% del Pil – obiettivo ricalcato sull’attuale livello di spesa militare degli Stati Uniti – in spese militari tradizionali, vale a dire investimenti in armi, mezzi, munizione, costi operativi, stipendi e pensioni del personale delle forze armate, spese per le missioni internazionali ...
Per il 3,5% in spesa militare pura l’Italia dovrà sborsare 700 miliardi
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