A trainare i profitti “più alti di sempre” sono l’esplorazione e produzione di idrocarburi, la vendita di gas e la raffinazione e vendita di petrolio. La gran parte degli utili andrà come dividendi e riacquisto di azioni proprie a vantaggio degli azionisti, per il 70% privati. Quelli che per Descalzi sono “ritorni attrattivi agli azionisti” per ReCommon e Greenpeace sono in realtà profitti oltraggiosi, peraltro realizzati mentre “la crisi climatica si aggrava e milioni di persone sono alle prese con maxi bollette e caro energia” ...

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