Per farsi un’idea piuttosto precisa della portata dell’impatto della pandemia sull’estrattivismo, forse basterà ricordare che il 27 marzo scorso la quotazione dell’oro era scesa fin sotto i 1500 dollari l’oncia. Già in aprile, però, una volta acquisita la dimensione mondiale della propagazione del virus, il prezzo del principe dei metalli – con il petrolio simbolo indiscusso dell’impresa estrattiva mineraria – era schizzato a cifre impensabili, stabilendo un record dietro l’altro, ...

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