L’economia mondiale è di nuovo sotto stress. Le pressioni più vicine sono quelle dei dazi crescenti e di flussi finanziari instabili, ma dietro a queste minacce alla stabilità globale c’è un fallimento più grande, che parte nel 2008, e che sta nel non aver affrontato le disuguaglianze e gli squilibri del nostro mondo iperglobalizzato. (…) La capacità delle imprese leader nelle reti di produzione globali di acquisire la fetta più grande del valore aggiunto ha portato a relazioni commerciali disuguali ...

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