Non siamo preoccupati solo noi messicani, scrive Gustavo Esteva, il mondo intero ha mille ragioni per esserlo. Molti statunitensi sono addolorati e angosciati. Non vogliono riconoscersi nello specchio che è stato messo loro davanti, e meno ancora nell’ondata di espressioni di odio che si è scatenata. Qualcosa di simile succede agli europei, che a loro volta non vogliono riconoscere il loro dispotismo, il razzismo, il sessismo mascherati da savoir faire ...

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