La Cina sta cambiando la geografia mondiale, o almeno ci sta provando. Non nel senso di acqua e terra come per i Paesi Bassi, ma tessendo nuove infrastrutture di comunicazione per terra, acqua, aria, e nel cyberspazio/web. Non sorprende che un paese con un certo orientamento marxista focalizzi la propria politica sulle infrastrutture – ma qui come mezzo di trasporto-comunicazione, non di produzione. Né è sorprendente che un paese con una visione del mondo taoista focalizzi la politica sulle totalità ...

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