Non è facile parlare di cibo nel periodo dell’Expo di Milano, trovare le parole per dire qualcosa di semplice e solido tra il frastuono e la propaganda; non è sufficiente avere delle buone ragioni, ci serve avere buone proposte e trovare i modi per presentarle. A Genova nel 2001 i cosiddetti no-global – faremmo meglio a dire “altermondialisti” – avanzavano critiche con ragioni da vendere. Un esempio su tutti è rappresentato dalla necessità di contrastare gli effetti nocivi della finanziarizzazione estrema dell’economia ...

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